Il villaggio, posto su un’altura, è dominato dal castello dei conti di Roure (XIV-XV secolo), ugonotti, poi convertiti al cattolicesimo dopo la revoca dell’editto di Nantes (1685). Il castello fu poi preso dai Camisards durante le guerre di religione del 1703. Con la Rivoluzione francese, infine, passò alla famiglia Pradier. È tuttora abitato ma aperto alle visite. Si sale percorrendo strette vie tra belle case di pietra. Nella corte si trova anche un ristoro in genere aperto. All’interno del castello è allestito un museo dedicato alla bachicoltura e alla produzione di seta, con allevamento permanente di bachi da seta. Si può inoltre visitare una retrospettiva sulla repressione della Riforma protestante in linguadoca.