Il paese è minuscolo e grazioso, ricco di piccoli giardini fioriti: vari nuclei di case sparse fondano la loro ricchezza sul turismo legato alla pesca e alla balneazione nei vari invasi e laghi della zona. Anche qui è importante la presenza di testimonianze archeologiche del Neolitico. A breve distanza dal paese (1 km), in località Prat d’Alaric, si trova un bell’esempio di architettura rurale tipica dell’Alta Linguadoca. Si tratta di due edifici un tempo adibiti a stalla e fienile, con tetto di paglia di ginestra. Sono stati di recente restaurati nell’ambito dei progetti dal Parc Naturel Régional du Haut-Languedoc, creato nel 1972 ed esteso su un territorio di 260.000 ettari (di cui 170.000 di foresta) sulle propaggini meridionali del Massiccio Centrale. Tutela un territorio collinare e di mezza montagna, sullo spartiacque tra Mediterraneo e Atlantico, significativo per la sua ricchezza di biodiversità.