Da Le Vigan a Carcassonne un cammino sulle garighe di linguadoca
272 KM 11 giorni di cammino
Ci sono luoghi, in Linguadoca, dove l’acqua è un bene prezioso perché raro, dove la gariga, esito del pascolamento delle greggi per migliaia di anni, copre gli altipiani calcarei con il suo rado e spinoso manto, denso di profumi mediterranei, e dove il soffiare del vento è l’unico rumore. I margini meridionali del Massiccio Centrale sfumano in monti dal profilo dolce e altopiani carsici estesissimi, interrotti solo dalle gole profonde che i fiumi vi hanno inciso. Questo territorio è attraversato da percorsi di transumanza, di pellegrinaggio, e da un reticolo di recinzioni per il bestiame, che pascola incustodito su una terra avara, difficile. Tanto vaste e spopolate, queste montagne sono state lo scenario dove, alla fine del XVIII secolo, fu avvistato un ragazzino di circa 10 anni, completamente nudo. Il fatto, storicamente documentato, è stato mirabilmente raccontato da François Truffaut ne “Il ragazzo selvaggio” (1969). Il «selvaggio dell’aveyron» sopravviveva sui Monts de Lacaune, incapace di parlare, cibandosi di bacche e camminando a quattro zampe. Catturato nel 1797, fuggì dopo una settimana e fu ripreso solo nel 1800. Fu esposto come curiosità da museo e considerato un idiota irrecuperabile. Fu il dottor Jean Itard, dell’Institut des sourds-mouet di Parigi, a credere nelle possibilità di recupero del ragazzo, chiamato Victor, attraverso la socializzazione. ancora oggi i Monts de Lacaune conservano spazi di natura mai modificati dall’uomo. In un contesto naturale di grande bellezza, scandiscono il cammino sulle carrarecce e sulle piste forestali di questa tratta del percorso alcuni gioielli della storia e dell’arte: la fortezza templare di La Couvertoirade e l’abbazia di Sylvanès, il borgo fortificato di Minerve e la Cité di Carcassonne. Tutti luoghi che riportano al Medioevo, un tempo di maggiore fermento e vitalità per questa regione. Nel Minervois e a Carcassonne emergono le memorie della crociata contro gli eretici catari, che trovavano nelle corti comitali della Linguadoca ambienti colti, liberali e tolleranti. La colomba scolpita nella roccia a Minerve è luogo topico, dove ricordare quell’epoca di civiltà.
Le tappe:
33 – Da Vissec a La Couvertoirade
34 – Da La Couvertoirade a Montagnol
36 – Da Camarès a Murat-sur-Vèbre
37 – Da Murat-sur-Vèbre a Fraïsse-sur-Agôut
38 – Da Fraïsse-sur-Agôut a Prémian